Contrastare l’aumento della violenza è un compito complesso. È anche reso più difficile dal fatto che molti dei fattori che aumentano la propensione alla violenza – come problemi familiari e atteggiamenti maschilisti – sfuggono più o meno a un’influenza mirata. È quindi tanto più importante che il precetto delle «best practices» sia osservato per i fattori che possono essere influenzati dall’azione politica e sociale.
Attività di polizia
Un’efficace attività di polizia è tra i più importanti deterrenti contro il crimine violento e il terrorismo. In uno stato di diritto è evidente che gli agenti di polizia non sono al di sopra della legge e debbano assumere le loro responsabilità in caso di errore. Ma dovrebbe essere altrettanto evidente che la maggioranza della società abbia un atteggiamento positivo nei confronti della polizia: il presupposto deve essere quello secondo cui gli agenti di polizia agiscono in primo luogo con buone intenzioni e in secondo luogo in modo legale. Tuttavia, con il passare del tempo ci si accorge che non è proprio così. Attualmente si registrano ogni giorno in Svizzera in media dieci casi di violenza e minacce contro gli agenti. C’è anche un notevole aumento di critiche alla polizia generalizzate, non pertinenti e ideologicamente motivate.
Questo sviluppo non è solo un affronto alla stragrande maggioranza degli agenti di polizia, ma mette anche in pericolo la sicurezza. Per esempio, vari studi mostrano che gli agenti di polizia che temono di essere ingiustamente implicati in procedimenti disciplinari o penali sono più propensi a “chiudere un occhio” su comportamenti illegali – con conseguenze dirette sull’aumento della criminalità.
piusicur si impegna a garantire che gli agenti di polizia ricevano non solo la formazione e le risorse necessarie per svolgere efficacemente i propri compiti, ma anche la retribuzione e il sostegno politico e mediatico. Assumere una posizione dura contro le persone che attaccano, minacciano e/o ostacolano gli enti di soccorso e di intervento è una cosa ovvia per piusicur.
Diritto penale e sistema penale
Ci saranno sempre individui che possono essere dissuasi dal commettere ulteriori atti di violenza solo con l’impedimento fisico o l’isolamento. Fortunatamente, tali individui sono l’eccezione piuttosto che la regola tra i criminali. Il comportamento della maggior parte dei criminali violenti e sessuali può essere influenzato da misure dissuasive; alcuni criminali rispondono in modo positivo anche ad approcci terapeutici. In altre parole, il successo nella lotta contro l’aumento della violenza dipende in gran parte dalla configurazione del diritto penale e del sistema penale.
Il primo pericolo per un diritto penale orientato all’obiettivo e un sistema penale basato sull’evidenza sono le richieste politiche basate su visioni utopiche della società. Il secondo pericolo – specialmente nel campo dell’esecuzione della pena- è la mancanza di incentivi esterni per i responsabili a prestare attenzione e implementare nuove prove scientifiche. Entrambi i pericoli possono essere smorzati tramite un efficace controllo sociale e mediatico.
piusicur prende una posizione profilata contro l’interpretazione motivata ideologicamente del diritto penale e del sistema penale. D’altra parte, piusicur promuove contributi e dibattiti sostanziali sull’argomento. E se c’è motivo di farlo, piusicur introduce proprie proposte concrete nel processo politico.
Diritto sulle armi
In quasi tutti i crimini violenti e sessuali sono necessari meno di 30 secondi per determinare l’esito: o la vittima soccombe oppure riesce a contrastare l’attacco. Spesso ciò accade anche in meno di 10 secondi. Questo significa che contro i criminali che hanno deciso di aggredire la loro vittima, la polizia è praticamente impotente. Se l’autore può portare a termine con successo un crimine violento o sessuale ciò dipende principalmente dalla capacità della vittima di reagire.
Le armi nelle mani dei delinquenti facilitano la perpetrazione della violenza allo stesso modo in cui ne facilitano la prevenzione nelle mani delle potenziali vittime. Negli Stati Uniti, per esempio, tra 10’000 e 20’000 persone all’anno sono vittime di un omicidio commesso con un’arma da fuoco. D’altra parte, nello stesso lasso di tempo, ci sono anche circa 400’000 casi in cui le armi da fuoco sono state usate per impedire lesioni mortali o gravi. In termini di politica di sicurezza, quindi, non ha senso né la legislazione sulle armi più “liberale” né quella più “severa”. Piuttosto, l’obiettivo delle leggi sulle armi deve essere quello di prevenire il più possibile l’uso aggressivo delle armi, ma non rendendo ulteriormente difficoltoso l’uso difensivo.
piusicur sostiene le modifiche alla legge sulle armi che servono a questo obiettivo e si oppone ai cambiamenti che lo contraddicono.